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Santangelo

Ma in Molise le tracce della civiltà sannitica sono numerosissime: a Pietrabbondante si trovano resti della più importante area sacra ai Sanniti, in attività tra 500 e 250 a.C., con un tempio ed un teatro.

Nell'organizzazione sociale delle tribù sannitiche, i santuari costituivano importanti luoghi di riunione. Altri centri religiosi pervenutici sono a Campochiaro, in località Civitella, a San Giovanni in Galdo (in provincia di Campobasso), in località Colle Rimontato, a Vastogirardi (Isernia) e a Carovilli. Tra il IV e II secolo a.C. molti centri sanniti furono costretti a proteggersi con opere di fortificazione e cinte murarie, per difendersi dalle legioni romane. Ne possiamo vedere i resti sul monte Vairano che sovrasta Baranello (Campobasso); sul monte Saraceno, a Cercemaggiore (Campobasso); sul colle della Civita, presso Bojano (Campobasso); sul monte Caraceno, a Pietrabbondante (Isernia); sulle pendici del monte Mutria (località Terravecchia), presso Sepino (Campobasso); sulle alture di Tre Torrette, non distante da Campochiaro (Campobasso); sulle falde del monte Ferrante, a Carovilli (Isernia) e a Pescolanciano (Isernia). Inoltre una necropoli italica è visitabile a Capracotta (Isernia), in località Guastre. Le vestigia del Sannio romano più interessanti sono a Sepino, l'antica Saepinum: tratti di mura, sezioni di strade, il foro, numerosi edifici pubblici e privati, un magazzino, una fontana, i resti di una basilica, il teatro e un mausoleo.

A Larino (Campobasso), centro dei Frentani e poi municipium romano, sono visitabili, nella  piana di San Leonardo, le terme e l'anfiteatro. Isernia conserva due ponti e tratti di mura romane. Pietrabbondante conserva un tempio romano della metà del II secolo a.C. e un teatro di epoca successiva. A Venafro (Isernia) rimangono il teatro, l'anfiteatro e l'acquedotto, mentre a Santa Maria di Canneto (Campobasso) vi è una villa romana del IV secolo.

spartaco

I Sanniti nutrivano un grande senso di indipendenza e di autonomia, e riconoscevano grande importanza alla libertà dell'individuo. Nel 72 avanti Cristo, molti furono quindi i sanniti che si unirono alla ribellione del gladiatore Spartaco, assieme a tanti schiavi liberati. Per domare la "guerra servile", come la chiamarono i romani, il Senato dovette richiamare in patria praticamente tutte le sue legioni.

Fonte: Clip - Molise, una regione da scoprire

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