I Vichinghi -
Seconda parte: I vichinghi e l'Europa - pagina 3
Sarebbe arrivato fino a Iona dove avrebbe incontrato San Columba,
evangelizzatore di buona parte delle terre britanniche; avrebbe visto isole su
cui crescevano giardini beati, molto simili a quelli noti nell'antichità come
Giardini delle Esperidi, in cui non è difficile riconoscere le Canarie.
Impressionante la sua descrizione della colonna di ghiaccio che si leva dal
mare: l'iceberg. Si trattò della classica quest, tanto cara alla
letteratura cavalleresca in cui i vichinghi ebbero un peso culturale non
indifferente; e in cui elementi cristiani, zelo religioso e tradizione si
mescolarono per creare una bella favola. La ricerca di San Brandano dell'Isola
dei Beati fu il simbolo di quel fervore che spinse parecchi monaci irlandesi a
colonizzare l'Europa in nome di Cristo, come già i vichinghi avevano fatto prima
di loro, vagheggiando luoghi ubertosi in cui vivere. Basti ricordare per esempio
le avventurose peripezie di San Colombano, i cui segni sono sparsi un po' in
tutta Europa, e in Italia in particolare, dove finì i propri giorni a Bobbio
(Pc) in uno dei monasteri da lui fondati; tracce dei suoi spostamenti sono
rimaste su tutto il territorio padano.
tomba di San Colombano (Bobbio)
Fonte: Tra l'inferno e il mare: breve storia economica e sociale della pirateria
Di Anna Spinelli
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