Levi - Terzo figlio di Lia e
Giacobbe. Partecipò al massacro di Sichem con Simeone in cui le due tribù
uccisero tutti i maschi della città. Da Levi discenderanno anche Mosè e Aronne.
Nell'episodio del vitello d'oro, Mosè richiamò tutti coloro che gli erano
rimasti fedeli per aiutarlo a punire i trasgressori: si presentarono tutti i
Leviti, a significare che erano pronti a mettere da parte il legame di sangue e
l'amicizia per combattere gli adoratori di idoli. Come premio saranno assegnati
al servizio nel Tempio di Gerusalemme ma non sarà assegnata loro una terra, come
aveva predetto il padre Giacobbe: "Li disperderò in Israele".
Giuda - "Non sarà tolto lo
scettro da Giuda né il bastone del comando tra i suoi piedi, finché verrà colui
al quale esso appartiene e a cui è dovuta l'obbedienza dei popoli" (Genesi, 49:
10)
e "davanti a te si prostreranno i figli di tuo padre" (Genesi, 49: 8).
Giuda era il quarto figlio di Lia. Nella sua benedizione Giacobbe assegnò
implicitamente a questo figlio il compito di guidare il futuro Regno di Davide,
che infatti sarà discendente di Giuda. La tribù di Giuda si stabilì nel
Meridione della Terra Promessa, in un'area separata dalle altre tribù da un
corridoio di terra abitato da genti ostili. Al centro di questo territorio
sorgeva Gerusalemme.
Issacar - "Issacar è un asino
robusto, accovacciato tra un doppio recinto. Ha visto che il luogo di riposo era
bello, che il paese era ameno; ha piegato il dorso a portar la soma ed è stato
ridotto ai lavori forzati" (Genesi, 49: 14-15). Issacar era il nono figlio
di Giacobbe (il quinto con Lia). Dopo l'Esodo, la sua tribù si stabilì nella
valle di Jezreel e sui rilievi a est del Monte Tabor. Narra una leggenda ebraica
di un compromesso tra Issacar e Zabulon: il primo si sarebbe dedicato allo
studio della Torah, il secondo lo avrebbe mantenuto.
Zabulon - Era il sesto figlio di
Giacobbe con Lia. Il territorio della sua tribù si trovava tra il Lago Tiberiade
e il Mediterraneo, nel Sud della Galilea. In quanto parte del Regno d'Israele,
anche la tribù di Zabulon fu sottomessa dagli Assiri ed esiliata.
Giuseppe - Primo figlio di Rachele
che divenne visir del faraone in Egitto, dopo essere stato venduto dai fratelli.
Le quote delle terre di Levi e di Giuseppe finirono alle tribù di Efraim e
Manasse, figli di Giuseppe e dell'egizia Asenat. A Manasse fu dato un grande
territorio tagliato in due dal Giordano, mentre a Efraim toccò un territorio nel
centro di Canaan, confinante con le tribù di Manasse, Dan e Beniamino. Questa
prospera area montuosa si chiamò poi Samaria. Sul territorio di Efraim sorsero i
primi centri religiosi ebraici, Sichem e Shiloh, contribuendo a rendere questa
tribù dominante.
Beniamino - "Beniamino è un lupo
che sbrana: al mattino divora la preda e alla sera spartisce il bottino"
(Genesi, 49: 27). Beniamino era l'ultimo figlio di Rachele e il favorito di
Giacobbe (da cui l'espressione "beniamino" per "prediletto"). Dalla sua
tribù discesero Saul, primo re d'Israele e, più tardi, Mardocheo e la regina
Ester. Nonostante Gerusalemme non appartenesse a nessuna tribù, il monte del
tempio era situato nel territorio di Beniamino. Disse infatti Mosè:
"Prediletto del Signore, Beniamino abita tranquillo presso di Lui"
(Deuteronomio, 33: 12).
Dan - Era il quinto figlio di
Giacobbe, avuto da Bila, ancella di Rachele. Il territorio a lui assegnato fu
all'inizio un'area popolata da Filistei, che gli diedero parecchio filo da
torcere. Ancora oggi l'area intorno a Tel Aviv si chiama Dan. Ma la tribù fu
cacciata da quest'area e dovette stabilirsi più a nord, sulle alture del Golan.
Giacobbe dice che "Dan giudicherà il suo popolo come ogni altra tribù
d'Israele (Genesi, 49: 16). Come spesso accade nella Bibbia, se "giudicare"
è sinonimo di "governare", il potere che Giacobbe assegnò a Dan fu quello
dell'eroe Sansone, un danita, e del Messia, che discenderà dalla tribù di Dan
per parte di madre.
Neftali - Secondo figlio di Giacobbe
e Bila. La sua piccola tribù si stanziò nel Nord della terra di Israele e fu una
delle prime ad essere vinta e deportata dagli Assiri. Da Neftali discendeva
anche Debora, che fu la sola donna ad appartenere al gruppo dei "giudici". La
gente di Neftali era conosciuta per il vigore e la resistenza nella corsa, tanto
che il loro simbolo è una gazzella. Secondo lo studioso ebreo Mark Avrum
Ehrlich, i Bukhori, stanziati nell'area della città di Bukhara, nell'odierno
Uzbekistan, discenderebbero proprio da Neftali. Con la fine dell'Unione
Sovietica, i Bukhori sono emigrati negli Usa e in Israele.
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