Questo descritto è il metodo Gmt (dalle iniziali dei
tre studiosi Goodman-Martinez-Thompson), ed è considerato il più attendibile. A
questo punto possiamo facilmente dedurre che questa data per i Maya non
significava affatto la fine del mondo.
Quindi, da dove nasce la "profezia maya"?
Nel 1987 José Argüelles, pittore visionario appassionato di numerologia,
pubblicò il libro Il fattore Maya: la via al di là della tecnologia, in
cui tirava in ballo la faccenda rifacendosi ad un documento storico sui miti
maya "Il Popolo Vuh" ("il popolo della comunità"), secondo il quale il Computo
Lungo attuale è il quarto in ordine di tempo, poiché gli dèi avrebbero distrutto
le tre precedenti creazioni perché ritenute fallimentari.
La terza creazione fu distrutta al termine del 13° baktun, data
che ritornerà nuovamente alla fine del 2012. Argüelles morì il 23 marzo 2011,
senza poter scoprire se la sua teoria corrispondesse al vero. Tutto questo è
stato notevolmente amplificato dai media: trasmissioni televisive, pubblicazioni
e soprattutto siti internet. In tutto questo una cosa è certa: i Maya non hanno
nessuna colpa. Addirittura esistono diversi ritrovamenti che riportano date
successive al 21 dicembre 2012 come il calendario lunare rinvenuto neanche a
farlo apposta quest'anno presso Xultun, in Guatemala, dipinto sui muri di un
laboratorio di uno scriba. Prova questa che il 21 dicembre 2012 non significa la
fine del mondo, ma soltanto la fine di un ciclo e l'apertura di un altro.
Per quanto riguarda il passaggio del X pianeta, o Nibiru,
previsto sempre per il 2012, anche qui si tratta di informazioni del tutto prive
di fondamento. Non c'è bisogno di chiedere pareri a scienziati o ad astronomi.
Se realmente questo corpo celeste fosse in avvicinamento verso la Terra basterebbe che noi stessi
dessimo uno sguardo al cielo per vederlo, perché sarebbe il terzo oggetto più
grande della volta celeste dopo il Sole e la Luna.
Vedi i giorni del calendario maya
E con questo, vi do appuntamento al 22 dicembre!
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