Il castello di Carpinone appartenne, tra gli altri, al potente
condottiero Antonio Caldora, ambizioso al punto di scontrarsi con il re di
Napoli Alfonso D'Aragona che lo sconfisse nel 1442.
L'edificio, comunque, già agli inizi del XV secolo, dagli stessi
Caldora, era stato trasformato in residenza signorile fortificata.
Le prime strutture, a strapiombo sul fiume Carpino, furono
elevate nell'XI secolo dai Longobardi, ampliate e trasformate dai Normanni nel
castello che fu abbattuto dagli Svevi nel 1223.
Fu ricostruito nel XIV secolo dai D'Evoli. La struttura subì
danneggiamenti anche in seguito ai terremoti del 1456 e del 1805, ed è stata
ulteriormente rimaneggiata nel secolo scorso con il rifacimento della facciata.
Attualmente il castello Caldora, a forma di pentagono irregolare
con cinque torri cilindriche angolari, appartiene a privati. Vi si accede da uno
spiazzo antistante che introduce al giardino e al cortile.
Della struttura originaria interna sopravvive solo la definizione
spaziale, gli ambienti sono stati completamente ristrutturati. |