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Arma: d'oro alla banda d'argento bordata di nero caricata da tre aquile nere al
volo abbassato coronate e poste l'una dopo l'altra lungo la banda.
La famiglia Mormile è una delle più antiche e nobili di Napoli, aggregata al
Patriziato napoletano del seggio di Portanova e, dopo l'abolizione dei sedili (1806), iscritta nel
Libro d'Oro napoletano.
TITOLI E FEUDI
Vari sono stati i titoli concessi a questa famiglia, fra questi:
baroni di: Vairano (1590), di Tora (1645), di Carinari (1645), Bugnara (1759), Sant’Angelo Radiginoso (1740), Sant’Angelo in Grotta (1740), Albidona (1781)
conti di: Sant’Angelo Limosano (1616)
marchesi di: Lauria (1564), Macchiagodena (1740), Ripa Limosano (1781)
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duchi di: San Cesario (1613), Campochiaro (1621), Vairano (1628),
Carinari (1663), Castelpagano (1740), Marzanello (1759).
I Mormile hanno inoltre posseduto vari feudi. Quelli di Acquaborrana,
Bagnoli, Cagnano,
Campagna, Campochiaro, Carpino, Castellabate,
Castelluccio, Colle d’Anchise, Contursi, Eboli, Frignano Piccolo, Marigliano, Petrella Tifernina,
Postiglione, Rocca Sassone, Tora (acquistata dalla famiglia Galluccio nel 1666),
Vairano, Vastogirardi (venduto nel 1540 dalla famiglia D'Afflitto a
Giovan Leonardo
Petra).
I titoli di duca di
Castelpagano e marchese di Ripa Limosano
passarono per successione in Casa Capecelatro.
fonti: nobili napoletani
approfondimenti: i Mormile
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