Iniziava a Isernia la storia dell'Europa
Incredibile! Circa 700/800 mila anni fa una tribù di "Hominis
Erecti" si stanziò in località "La Pineta" di Isernia costruendovi un
accampamento. Quello che l'Homo Aeserniensis era in grado di fare ha
stupito gli scienziati del mondo: un "Homo Erectus" anticipava di 300/400 mila
anni le abilità e le attività proprie dell' "Homo Sapiens". L'ambiente: una
prateria stepposa con grossi, radi alberi si estendeva su un territorio
collinare, ondulato, attraversato dal pigro corso di un fiume che nella stagione
delle piogge si gonfiava di acque e |
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straripava formando paludi intorno: la zona fruiva di un clima
mite con alternanza di periodi di siccità e di intensa piovosità ed era
praticata da branchi di bisonti, elefanti, rinoceronti; l'ippopotamo sguazzava
nella corrente limacciosa del fiume; nell'umido dei declivi pasturavano daini e
cinghiali, e l'orso si aggirava, sornione, lungo i dorsali delle colline. Questa
plaga, comunque, era il teatro di un terrificante scontro tra l'uomo e le forze
brute di una natura soggetta a violente trasformazioni, sconvolta da eruzioni
vulcaniche, cataclismi, alluvioni.
In questo paesaggio apocalittico l' "Uomo di Isernia" conduceva
la sua titanica lotta per la sopravvivenza. Questi primi abitatori dell'Italia
si sistemarono in accampamenti costruiti su impiantiti fatti di blocchi di
travertino e ossa piatte di animali (bisonti, elefanti, ippopotami); su questo
basamento, congegnato in forma circolare, si ergevano capanne sostenute da zanne
di elefanti e coperte da pelli di orsi. Insomma avevano creato una vera e
propria struttura "urbana". Pensate: una conceria isernina di un milione di anni
fa!
Essi conoscevano il fuoco, che illuminava le tenebre, riscaldava
i corpi, inteneriva le carni, allontanava gli animali selvaggi. Le tracce di
ocra esperite sui ciottoli testimoniano una istintuale esigenza, non diremo
estetica, ma comunque decorativa, attuata forse per gioco o per curiosità, segni
appena abbozzati di individualità che iniziarono il lungo viaggio di scoperta
dell'io cosciente.
La tribù isernina possedeva, probabilmente, anche un codice di
comunicazione linguistica, più che di pura gestualità o di inarticolata
vocalità, considerato l'impiego di energie coordinate e di intelligenza
pragmatica espletato da questo gruppo umano precursore della storia
dell'umanità.
Fonte: Isernia, dalla preistoria alla
provincia